MATTEO CACCIA SU RADIO VENTIQUATTRO
You’re never going to kill storytelling, because it’s built into the human plan.
We come with it.
Margaret Atwood
I primi mesi del 2010 sono stati gli unici della mia storia lavorativa con un orario tale da permettermi di avere mezzo pomeriggio libero: allattavo e ho sfruttato la possibilità offerta dalla normativa contrattuale di uscire due ore prima dal lavoro.
E’ stato grazie a questa fantastica legge che ho potuto scoprire Matteo Caccia che ai tempi teneva su Radio Ventiquattro il programma Vendo tutto.
Vendo tutto nasce da una idea piccola ma decisamente originale: Matteo, lasciato dalla ragazza, vuole cambiare completamente vita e mette in vendita, puntata dopo puntata, tutto quanto possiede, ogni oggetto appartenuto al suo vecchio io. Prima di farlo racconta come è entrato in possesso di ogni singolo oggetto e cosa ha rappresentato per lui.
E’ un modo molto coinvolgente di raccontarsi attraverso piccoli episodi, talvolta banali, ma che definiscono carattere, speranze, aspettative, delusioni, umori, rancori e sogni di un ragazzo italiano.
Il programma ha successo e l’anno dopo, alla stessa ora, Matteo torna a raccontarsi in Io sono qui.
Purtroppo riesco ad ascoltarlo solo di tanto in tanto, ma quando accade è sempre un piacere essere avvolti da una nuova storia, un improvviso frammento di vita altrui con cui è molto facile confrontarsi, spesso riconoscersi: in Io sono qui l’esperienza di storytelling radiofonico prosegue, abbandona l’espediente della ragazza, non più necessario, e lascia il campo libero agli eventi della vita di Matteo, messo a nudo in diretta su Radio Ventiquattro.
Il seguito di questa esperienza è tuttora on air e si chiama Voi siete qui.
Se le storie personali di Matteo hanno in un qualche modo esaurito il filone, la voglia di raccontare l’Italia è se possibile ancora più grande e allora l’idea è di nuovo piccola ma geniale, e Matteo chiede agli ascoltatori di raccontarsi, di mettere nero su bianco un episodio della loro vita.
Al primo appello rispondono in più di mille: materiale per iniziare, per realizare la prima serie del programma, poi le mail continuano ad arrivare e la trasmissione conosce quest’anno la seconda edizione.
Sono storie di vita vissuta, storie vere, semplici o complicate, storie d’amore, di nascita, di morte, storie d’infanzia passata, di malattie sconfitte, storie quotidiane ed eccezionali, storie che compongono un mosaico e che raccontano qualcosa di chi le racconta e, in un’ottica più ampia, raccontano qualcosa di quest’epoca e di questo Paese.
Se come me alle sedici non potete ascoltare la radio, vi suggerisco di adottare la mia soluzione: leggere le storie di Voi siete qui.
Basta scaricare l’ebook disponibile su Ultima Books e su Amazon e scoprire lo storytelling radiofonico. E’ gratuito.
(l’illustrazione è tratta da: http://oscarramosorozco.com/)
Io ho conosciuto Matteo Caccia quando fece un programma festivo su radiodue con LaLaura ed era indubbiamente un tipo originale. Poi sulla stessa emittente la trasmissione quotidiana che creo` un caso nella radiofonia: “Amnesia”. Rimasi ipnotizzata non tanto dall’idea dell’amnesia (finta come poi si scopri`) che gli aveva portato via il suo passato, ma dagli occhi con cui guardava il mondo e le cose. Comprai anche il libro perche’ alcune sue frasi erano le parole che mi mancavano per dare forma ai miei pensieri. Ancora oggi ogni tanto lo rileggo.
A volte pero` fa un po’ troppa retorica.
Comunque lo ascoltero’ con curiosita’, grazie
Scake
Di lui mi piace soprattutto come riesce a calarsi nelle esperienze degli altri. E mi piace la voce, cosa che dovendolo ascoltare non fa male;)
Ti auguro un sereno week end (il mio è all’insegna di esperimenti di lievitazione, poi ti racconterò)
Vado a scaricare la tua segnalazione!! Grazie!
Ciao Elena, fammi sapere dopo la lettura!
Adesso sono proprio curiosa di sentirlo, l’idea che questo Matteo ha avuto è davvero meravigliosa !!
Le idee sono facili da trovare, difficili da realizzare. A mio parere finora Matteo Caccia è ben riuscito nella fase realizzativa.
A presto!
Amo molto e lavoro anche sulla narrazione e l’auto-narrazione!
Vado a curiosare!
Buona serata!
A presto!
:-))
Spero che tu gradisca 🙂